Cala il numero di messaggi sottoposti al vaglio preventivo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria

Eventi e Resoconti

Si osserva una crescita dell’attenzione da parte degli operatori dei messaggi pubblicitari relativi al gioco. Nel 2017, i messaggi relativi ai giochi e alle scommesse sono stati sottoposti allo screening preventivo del Comitato di Controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Secondo quanto riferito da AGIMEG, lo scorso anno sono stati trasmessi 66 messaggi sottoposti al vaglio preventivo, il 16,4% in meno rispetto ai 79 messaggi del 2016.

A seguito di istruttoria sono state effettuate 11 archiviazioni, 9 dei quali considerati non in contrasto con le disposizioni del Codice. In caso di altre due, l’inserzionista ha fatto modifiche del messaggio su richiesta del Comitato. In confronto, nel 2016 le archiviazioni sono state 7 e IAP ha inviato 4 ingiunzioni relative alla pubblicità sui giornali cartacei e sui canali di Youtube.

I profili più critici in relazione ai giochi con premi in denaro, riguardano i testi in sovrimpressione, che devono essere chiaramente leggibili. Si fa riferimento ai bonus, per cui devono essere spiegati chiaramente i metodi e le condizioni di fruizione. Grande attenzione è stata prestata anche alla cosiddetta rappresentazione “filmica”, la quale non deve associare il gioco a emozioni forti, né mostrare situazioni di gioco incontrollato.

Un altro fatto interessante è che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha detto ad AGIMEG che al momento attuale non ci sono dati sulle sanzioni, poiché nessun procedimento sanzionatorio è stato avviato contro la pubblicità di giochi. Questo perché non vi è stata alcuna violazione del decreto attuativo dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e delle Finanze.

Le critiche sulla mancata applicazione della normativa vigente sulle pubblicità di gioco

La mancanza di un procedimento sanzionario contro la pubblicità di giochi inevitabilmente ci riporta a una dichiarazione fatta dall’On. Paola Binetti lo scorso novembre. Durante un’interrogazione dell’Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan è stata sollevata la questione sul decreto attuativo con ci è stata vietata la pubblicità di gioco dalle 7 alle 22 nei media generalisti.

Secondo Binetti il decreto è stato emanato, tuttavia non è stato mai applicato e in questo modo nessuno si accorge dell’emanazione. La deputata del UdC ha detto inoltre che nonostante la normativa vigente, gli spot di gioco d’azzardo continuano ad essere trasmessi in televisione.

Gli investimenti degli operatori di gioco in pubblicità televisive

In una pubblicazione di AGIMEG del mese di novembre 2017, è stato reso noto che nei primi nove mesi dell’anno gli operatori di gioco hanno investito 45,9 milioni di euro in pubblicità televisive. Questa cifra presenta un’aumento dell’1,8% rispetto l’anno precedente.

Dallo studio dell’agenzia su dati elaborati da Nielsen è emerso che la maggior parte degli investimenti degli operatori di gioco sono stati indirizzati in pubblicità trasmesse in televisione. La spesa su tali spot ha toccato 39,4 milioni di euro, in aumento del 3,8% rispetto al 2016. Nelle pubblicità di scommesse sportive sono stati investiti 24,3 milioni di euro, in lieve diminuzione su base annua.

Inoltre, è stato comunicato che gli operatori che hanno speso di più in pubblicità di gioco sono Lottomatica, bet365, Sisal, bwin e William Hill, mentre PokerStars ha indirizzato i propri investimenti in pubblicità online.

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