Malta Gaming Authority, il regolatore del gioco d’azzardo di Malta, sta seguendo da vicino il caso della società con sede a Qormi, associata all’organizzazione criminale sgominata dalle autorità italiane la scorsa settimana, riporta Times of Malta. Si tratta dell’operazione Doppio Jack, condotta dalla Guardia di Finanza su richiesta dalla Procura della Repubblica, a seguito della quale sono state arrestate 7 persone, tra cui anche due dirigenti di Medialive Limited.
Il quotidiano maltese ha comunicato che secondo un portavoce dell’MGA, in vista delle indagini in corso, qualsiasi eventuali ulteriori commenti a questo punto sarebbero imprudenti e prematuri. Inoltre, Medialive è ancora operativa e non è stato ancora deciso se sospendere la sua concessione.
Va ricordato che Medialive ha pubblicato una nota in cui si è dichiarata estranea al caso, nonostante il fatto che i suoi dirigenti Massimiliano Fullin e Fabio Veglianetti sono stati tra gli arrestati durante l’operazione Doppio Jack. Entrambi sono residenti a Malta e signor Fullin ha una carta d’identità maltese. Medialive ha confermato che avrebbe continuato a operare in Italia e che si fida del lavoro dei magistrati.
La società è stata autorizzata a fornire le sue soluzioni di casinò live a Malta nel 2007 ed è datore di lavoro di circa 55 persone. Secondo il portavoce dell’MGA, il regolatore può avviare la procedura di decadenza della concessione se c’è una violazione della legge maltese. Tuttavia, non è ancora stabilito se effettivamente c’è stata una tale violazione.
In aggiunta, secondo quanto riportato, i server dell’azienda, che erano presumibilmente utilizzati dall’organizzazione criminali, non sono ancora stati sequestrati. Le fonti del settore citate da Times of Malta sono rimasti sorpresi che l’autorità non ha ancora deciso di chiamare la polizia di Malta e di proteggere i server, che potrebbero contenere prove incriminanti.
Secondo le fonti le accuse formulate sono abbastanza serie e gli arresti italiani sono stati sufficienti a spingere le autorità maltesi a prendere almeno misure precauzionali per garantire che le possibili prove non siano in alcun modo compromesse.
La mancanza di collaborazione tra le autorità italiane e maltesi
Il portavoce dell’MGA invece ha detto che il regolatore non ha ancora ricevuto nessuna nota ufficiale da parte dalle autorità italiane su questo caso.
Giuseppe Creazzo, Capo della Procura di Firenze, aveva precedentemente commentato che a causa di ‘ostacoli legali‘ le autorità italiane non erano ancora riuscite a ottenere il sequestro di diversi conti correnti e della piattaforma informatica utilizzata per il presunto reato.
Rosy Bindi, la presidente della commissione Antimafia ha espresso la propria preoccupazione del fatto che manca la collaborazione tra le autorità italiane e quelle maltesi.
Intanto la Malta Gaming Authority ha pubblicato una relazione intermedia per il primo semestre del 2017. Nel documento il presidente del regolatore Joseph Cuschieri ha ammesso che l’autorità spesso trova difficoltà a raggiungere un equilibrio tra l’ambiente regolamentato e la promozione del comportamento responsabile e legale. Tuttavia, la MGA si è impegnata a migliorare la propria efficienza normativa e i suoi sistemi di osservanza.