
Facendo seguito alla comunicazione della presentazione, Gamenet ha comunicato che prevede di collocare il 46% del suo capitale, compreso l’eventuale esercizio dell’opzione Greenshoe del 6% del capitale sociale, coperto da azioni di Gamenet Group che sono poste in vendita da TCP Lux Eurinvest S.à r.l, la società che detiene circa il 79% del capitale sociale, così come da Intralot Italian Investments BV, che detiene il 20%.
TCP e Intralot avranno il diritto di aumentare il quantitativo delle azioni fino ad un massimo del 65% del capitale sociale. Inoltre, si prevede che il Gamenet Group e gli azionisti venditori avranno a loro disposizione un lock-up per un periodo di 180 giorni dalla data di inizio delle negoziazioni,conformemente alle prassi di mercato per transazioni di questo tipo.
Il suddetto Collocamento sarà riservato esclusivamente agli investitori italiani e alle istituzioni straniere, si sensi di una normativa statunitense del 1933. Inoltre, sarà avviato in conformità con le condizioni di mercato con l’emissione del giudizio di ammissione a quotazione dalla Borsa Italiana sul MTA, segmento Star, nonché con l’autorizzazione alla pubblicazione della documentazione di registrazione da Consob.
Banca IMI, Credit Suisse Securities e UniCredit Corporate & Investment Banking saranno in qualità di joint bookrunner e joint global coordinator nell’ambito della quotazione. Inoltre, quest’ultimo agirà da sponsor e la Banca Akros sarà co-lead manager.
Gamenet nel mercato italiano

Al momento della transazione TCP Lux Eurinvest S.àr.l ,fondata nel 2010, è stata una società gestita dal Fondo di Investimento Trilantic Capital Partners IV così come da altri fondi. L’azienda possedeva l’88,49% del capitale sociale di Gamenet – la società italiana creata nel 2006 ed operante nel settore delle scommesse sportive e del gioco d’azzardo in Italia.
Intralot Holding & Services S.p.A. faceva parte della società olandese Intralot Global Holdings B.V. E ed è stata sub-holding di Intralot Italia S.p.A, partecipando con il 98% al capitale socitale di Intralot Gaming Machines S.p.A e con il 2% al Intralot Global Holdings B.V.
La fusione doveva avvenire in diverse tappe e la nuova società, frutto della loro unione, doveva essere denominata Newco. A TCP dovevano essere conferiti l’88,49% di Gamenet, il 100% del’IGH e la quota del 2% nell’IGM, così come le partecipazioni in IGH. TCP avrebbe posseduto il 79,1% del capitale sociale di Newco, IGH avrebbe detenuto il 20% e un socio di Gamenet avrebbe posseduto il gestito 0,9%.
