Negli ultimi anni si è confermato un trend negativo nel mercato del poker online, sopratutto di quello in modalità cash, non solo a livello nazionale, ma anche a livello Europeo. Ecco perché ultimamente uno dei temi più discussi nel mercato del gioco d’azzardo online è il progetto della liquidità condivisa del poker online che mira a rivitalizzare questo settore in crisi.
Una particolare spinta al piano ha dato il primo accordo siglato il 6 luglio 2017 a Roma tra Italia, Spagna, Francia e Portogallo. I mercati di gioco online di questi paesi sono limitati, cioè i players possono giocare solo contro i suoi connazionali, o le persone che risiedono nello stesso paese. Con la realizzazione del progetto, i quattro paesi saranno in grado di unire i loro pools di giocatori.
Negli ultimi mesi i paesi fanno diversi passi verso la realizzazione del progetto e la Francia ha già compiuto notevoli progressi, preparando la documentazione necessaria. In Italia, invece, si aspetta che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fornisca informazioni dettagliate e linee guida per gli operatori che parteciperanno alla liquidità condivisa,come hanno fatto la Spagna e la Franca, e che emetta 120 nuove concessioni di gioco. Intanto, i casinò online diventano sempre più popolari, acquistando quote di mercato sempre più grandi.
I risultati nel mercato del casinò e del poker online a settembre
Mentre si aspettano più informazioni a proposito del progetto della liquidità condivisa, non ci resta che osservare l’andamento del mercato, Con l’inizio del nuovo mese, l’agenzia giornalistica AGIMEG ha riportato i dati relativi al settore del gioco online nel mese di settembre e per i primi nove mesi dell’anno.
Ancora una volta si è confermata la tendenza positiva nel mercato del casinò online, che a settembre ha realizzato una spesa di 50,2 milioni di euro, in crescita del 33,4% rospetto ai 37,6 milioni registrati a settembre 2016. Questo è stato il migliore risultato dall’inizio dell’anno e supera il record precedente del mese di maggio quando sono stati generati 46,3 milioni di euro. Nei primi nove mesi dell’anno in corso, la spesa nei casinò games è stata pari a più di 408 milioni di euro, in aumento del 29,5% rispetto ai 315,3 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.
In controtendenza, con i mesi precedenti, la spesa nel poker a torneo nel mese di settembre ha superato 6,8 milioni di euro, in crescita di 1 milione, rispetto ai 5,8 milioni registrato lo stesso mese del 2016. Nei primi nove mesi del 2017, il risultato del segmento ha raggiunto 61,8 milioni di euro, in crescita del 17,8% rispetto ai 52,4 milioni riportati nel 2016.
Il settembre è stato un mese positivo anche per quanto riguarda il poker in modalità cash, che ha realizzato una spesa superiore a 5,9 milioni di euro, in aumento dell’1,7% rispetto allo scorso anno. Nei primi nove mesi del 2017, il segmento ha generato 51,9 milioni di euro, in calo del 4,4% rispetto i 54,3 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2016.
L’opposizione alla liquidità condivisa da parte dei politici italiani
Oltre ad avere molti sostenitori, il progetto della liquidità condivisa ha molti oppositori. La settimana scorsa, in un’intervista ad AGIMEG l’onorevole Paola Binetti dall’UDC ha definto il progetto pericoloso in quanto mette insieme sistemi con regole diverse.
Secondo Binetti, il contrasto al gioco illegale non basta e la linea di frontiera tra il gioco legale e illegale è molto sottile. Il giocatore si confronta con avversari da altri parti del momento, non sapendo nemmeno dove stanno loro, il che aumenta i fattori di rischio. Inoltre, stando all’estero gli avversari possono approfittare i giocatori meno esperti.
Franco Mirabelli, il capogruppo capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia, è un altro oppositore all progetto. Secondo lui in un momento in cui si è impegnati a limitare la distribuzione e l’offerta dei giochi d’azzardo per arginarne gli effetti negativi sulla salute, pensare ad aprire forme di liquidità internazionale di poker online è inopportuno. Mirabelli ha affermato inoltre che i giocatori saranno esposti a rischi sempre maggiori in quel sistema non controllato.
A questo proposito, il capogruppo del Pd ha aggiunto che nei prossimi mesi presenterà un’interrogazione per chiedere l’intervento del ministro Pier Carlo Padoan, che secondo Mirabelli, dovrà impedire la persecuzione del progetto che oltre ad aprire ulteriormente il mercato online, può diventare strumento per il riciclaggio.