
Secondo quanto riportato, nell’industria del gioco non si riscontrano significativi fenomeni di evasione nel circuito legale perché tutto ciò che accade è registrato. Tuttavia, ci sono aree di evasione associate all’esercizio illegale delle stesse attività, così come all’infiltrazione criminale nel mercato legale. Inoltre, va notato che il gioco che viene realizzato tramite dispositivi da gioco con vincite in denaro, contribuisce a più della metà delle entrate erariali ed è il più esposto.
L’evasione fiscale nel settore è legata in gran parte a tre comparti – il gioco nella rete fisica, la manomissione di apparecchi di intrattenimento con vincita in denaro e le scommesse sia online che offline. Il fenomeno si verifica attraverso l’utilizzo di apparecchi illegali, che si collegano a piattaforme estere non autorizzate. Un altro fenomeno diventato sempre più popolare è l’alterazione delle schede delle macchine da gioco. A tal proposito è stato creato il gruppo tecnico in collaborazione con un partner tecnologico e la Guardia di finanza per ideare strategie di contrasto.
Le attività di controllo nel settore dei giochi

I controlli su divieto di gioco ai minori sono stati pari a 16.717, quelle sugli apparecchi – 26.764 e quelli sulle scommesse 3.829. Un numero inferiore dei controlli sul bingo (329) e sul gioco online (149). Questi numeri sono in linea, e anche superiori, rispetto al numero dei controlli effettuati nel 2015.
Le somme risultate dalla valutazione dell’evasione fiscale

Inoltre, nel 2016 è stata osservata una riduzione delle violazioni, attribuita alla regolamentazione del circuito parallelo e all’azione di presidio nel paese con un effetto deterrente in un contesto in cui le frodi tecnologiche risultano di essere sempre più sofisticate e mirate. La riduzione delle deriva anche dalla ‘regolarizzazione per emersione’ .
Sono stati regolarizzati alcuni dei cosiddetti CTD – soggetti che, esercitano concorrenza sleale nei confronti degli operatori autorizzati e che non sono legati al totalizzatore nazionale dell’Agenzia e non versano imposte. Si tratta di 2.300 soggetti emersi nel 2015 e 2016 che hanno recuperato l’imposta versata di circa 48,5 milioni di euro. Nel 2016 sono emersi 359 nuovi soggetti, che hanno versato circa 4,07 milioni di euro di imposte.
Nella nota di aggiornamento del DEF si legge inoltre che le entrate derivanti dalle imposte sui giochi e sulle vincite per il 2017 ammontano a 238 milioni di euro, e nei prossimi tre anni saliranno a 459 milioni di euro. In generale, nel 2017 il gettito tributario è cresciuto dell’1,8% su base annua, e del 2,6% all’anno per i prossimi tre anni.
