
Per la sede a Porcari sono previsti la maggior parte, ossia il 60% degli esuberi. Si tratta di 50 licenziamenti da un totale di 498 lavoratori lucchesi. Il restante 40% degli esuberi riguarda le sedi a Roma e Milano. Il piano prevede anche 37 trasferimenti, 25 dei quali da Porcari a Milano.
In aggiunta, attualmente nella impresa lavorano 16 dipendenti di contratti a tempo determinato con scadenza al 31 luglio che non verranno rinnovati nell’ambito del piano di riorganizzazione.
Alla riunione erano presenti anche rappresentanti dei sindacati, tra cui il segretario provinciale di Fiom-Cgil Massimo Braccini nonché i rappresentanti della Filcams-Cgil di Lucca Mauro Rossi e Massimiliano Bindocci e la responsabile provinciale della Fim Cisl Narcisa Pellegrini. Per oggi 20 luglio è prevista un’assemblea presso la sede di SNAI con i lavoratori.
I sindacati avevano già richiesto un programma che definisse tutti gli aspetti della riorganizzazione. La società ha annunciato il piano industriale nel mese di febbraio comunque non l’aveva presentato fin’ora in quanto le azioni previsti non riguardavano direttamente i lavoratori.
L’azienda ha preso alcuni provvedimenti per ridurre i costi industriali in un modo da evitare gli esuberi comunque ha spiegato che la situazione finanziaria si era aggravata ancora prima dell’acquisto di Cogetech. Attraverso i cambiamenti la società mira a una semplificazione societaria nonché allo sviluppo e il rilancio del gruppo.
Un’altra riunione tra i rappresentati dell’azienda e dei sindacati, al fine di trattare i trasferimenti e gli esuberi, si terrà il 28 luglio a Lucca e sarà la prima tra una serie di incontri. Prima di mettere in atto il piano di riorganizzazione i sindacati vorrebbero ottenere garanzie per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali ai lavoratori che saranno licenziati.
