La Gibilterra subisce un duro colpo dal conflitto relativo al regime fiscale britannico

Notizie

Gibraltar Betting and Gaming Association (GBGA) ha subito un duro colpo nel suo conflitto di due anni relativo all’imposta sul punto di consumo con HM Revenue and Customs, il dipartimento responsabile per la riscossione delle imposte del Regno Unito.

Un avvocato generale presso la Corte di giustizia dell’Unione europea ha detto giovedì che la Gibilterra e il Regno Unito dovrebbero essere considerati un unico Stato membro dell’Unione Europea; un parere che probabilmente inciderà negativamente sull’affermazione di GBGA che l’imposta sul punto di consumo (PoC) violava l’articolo 56 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

Qui è importante notare che l’articolo in questione impedisce agli Stati membri di introdurre restrizioni che potrebbero ostacolare la libera circolazione di beni e servizi all’interno dei confini dell’UE.

Secondo il parere dell’avvocato generale Maciej Szpunar, l’imposta PoC non violava il TFUE. Secondo lui, se il Regno Unito e la Gibilterra fossero stati trattati come un unico Stato membro, ciò avrebbe significato che il conflitto sul PoC era un affare interno e l’articolo 56 non poteva essere citato come autorità per un’azione.

Il Regno Unito ha introdotto un nuovo sistema di tassazione del gioco a distanza nel 2014 come parte della normativa Gambling (Licensing and Advertising) Act 2014. In generale, la nuova legge ha spostato il focus della regolamentazione dal punto di distribuzione al punto di consumo.

L’imposta PoC si è presentata come una disposizione importante della legge. Ha richiesto a tutti gli operatori britannici, indipendentemente dal fatto che si trovavano o meno entro ai confini del paese, a pagare il 15% dei ricavi dai clienti di gioco d’azzardo britannici.

La Gibilterra ha contestato il nuovo regime fiscale, anche prima della sua entrata in vigore. Tuttavia, la sua richiesta è stata respinta dal Tribunale superiore di giustizia del Regno Unito nel 2014. Il GBGA ha rinnovato i propri sforzi nel 2015 e una sentenza definitiva sulla questione non è stata ancora annunciata. Ora la sfida per l’organismo di regolamentazione è di essere ascoltato nella Corte di giustizia europea.

Ai sensi delle leggi comunitarie, la più alta corte dell’Unione non è obbligata a prendere in considerazione le opinioni dei suoi avvocati generali, ma di solito lo fa. In altre parole, la sentenza definitiva della Corte di giustizia non può accontentare il piccolo territorio situato sulla punta meridionale della penisola iberica.

Grazie al suo regime fiscale piuttosto permissivo, la Gibilterra è diventata una delle destinazioni preferite in cui gli operatori di gioco internazionali basano i loro uffici. Il territorio britannico d’oltremare attualmente ospita alcuni dei più grandi operatori britannici. Questo ha reso l’industria del gioco d’azzardo online un settore chiave lì, da qui la disapprovazione di Gibilterra per l’imposta PoC.

Il GBGA e il governo locale hanno cercato di convincere i giudici che, quale un territorio separato, la Gibilterra dovrebbe avere la libertà di fornire servizi e di essere trattata equamente e che la libertà si estende nel suo rapporto con il Regno Unito.

In seguito agli sviluppi di giovedì, il GBGA ha rilasciato una dichiarazione per esprimere il proprio disappunto. L’organismo di regolamentazione ha inoltre osservato che attenderà una sentenza della Corte di giustizia dell’UE.

Le paure relative al Brexit

La scorsa estate, i processi di Gibilterra in relazione alla questione fiscale PoC sono stati completati dalle preoccupazioni di ciò che sarebbe accaduto al territorio e la sua industria iGaming fiorente e all’economia in generale dopo il voto Brexit.

Se il Regno Unito lascia l’UE, il suo territorio d’oltremare farà lo stesso. Questo significherà che il suo confine con la Spagna può essere chiuso, porgendo fine alla libera circolazione delle persone.

Per di più, attualmente le società, comprese quelle di gioco d’azzardo, possono basare le loro attività a Gibilterra e commerciare in tutta l’UE. Il Brexit potrebbe cambiare la posizione unica di mercato del Regno Unito e del suo territorio. E questo potrebbe comportare le implicazioni per gli operatori di gioco registrati a Gibilterra.

Anche se le società di gioco d’azzardo non sembrano così tanto preoccupate per il futuro, o almeno non per ora, sarebbe curioso vedere cosa succederà al settore.

Comments are closed.