L’UE Estende il Periodo di Standstill per le Licenze di Gioco d’Azzardo Italiane

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Malta-opinion-sees-Italy-delayLa Commissione Europea (CE) ha esteso il periodo di standstill per il nuovo sistema di licenze di gioco d’azzardo online in Italia, a seguito delle obiezioni di Malta. La decisione della CE, che posticipa al 18 novembre la procedura di gara per le concessioni di gioco italiane, è stata presa dopo che Malta ha sollevato preoccupazioni rilevanti in merito ai requisiti tecnici e di conformità imposti ai fornitori B2B nel nuovo regolamento proposto dall’Italia.

Le Obiezioni di Malta sui Requisiti di Conformità Italiani

Il governo maltese, tramite la Malta Gaming Authority (MGA), ha presentato un’opinione dettagliata alla CE, avvertendo che il quadro normativo italiano potrebbe creare “barriere non necessarie” per le attività B2B, come piattaforme e fornitori di sistemi. La MGA ha sostenuto che i nuovi requisiti italiani duplicano gli standard di licenza già esistenti, il che potrebbe comportare costi aggiuntivi di conformità e difficoltà operative per le aziende B2B già autorizzate in altri stati membri dell’UE.

In risposta, la MGA ha invitato l’Italia a riconoscere le licenze e i controlli di conformità che i fornitori B2B hanno già superato in altre giurisdizioni dell’UE. “Gli Stati Membri dovrebbero riconoscere che gli operatori B2B potrebbero già detenere licenze in altri Stati Membri e potrebbero essere soggetti a una miriade di requisiti e controlli, che potrebbero facilmente essere riconosciuti reciprocamente se venisse istituito un quadro di cooperazione per questo scopo,” ha dichiarato la MGA.

L’estensione imposta dalla CE richiede che le autorità italiane forniscano “giustificazioni sufficienti” per i requisiti aggiuntivi, al fine di impedire che il nuovo sistema normativo diventi “un ostacolo sia alla libertà di stabilimento che alla libertà di prestazione dei servizi nel mercato interno.”

Struttura delle Licenze Italiane e Aspettative Finanziarie

Le nuove licenze di gioco online italiane avranno una durata di nove anni, con un costo di €7 milioni ciascuna. Inoltre, i titolari di licenza dovranno pagare una tassa annuale pari al 3% del reddito lordo da gioco (GGR), al netto delle imposte sul gioco e delle vincite. Nell’ambito del Bilancio 2024, l’Italia offre ai titolari di licenze attuali la possibilità di estendere la loro licenza di un anno, consentendo loro di operare fino al 31 dicembre, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo sistema.

Per limitare la saturazione del mercato, il quadro normativo italiano introduce regole stringenti per gli operatori B2C, limitando i titolari di licenza a “un’app per tipo di prodotto di gioco e un sito web.” L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) farà rispettare queste regole, sanzionando gli operatori che utilizzano ulteriori siti di marca o tecniche di branding. L’ADM prevede che 50 operatori richiederanno nuove licenze, generando €350 milioni in concessioni una tantum e €100 milioni annui in canoni fissi.

Connessione con le Tendenze Più Ampie nel Gioco d’Azzardo Italiano

Questo ritardo e l’intervento della MGA riflettono le crescenti preoccupazioni riguardo all’evoluzione del settore del gioco d’azzardo in Italia. Il nuovo quadro normativo italiano fa parte di una più ampia riforma regolamentare dettagliata nel Decreto di Riordino del Gioco d’Azzardo, che segna il primo aggiornamento normativo significativo dal 2011, anno della legalizzazione del gioco d’azzardo online. L’approccio a fasi del decreto inizierà con il gioco d’azzardo online per poi passare alla regolamentazione del gioco d’azzardo fisico, offrendo una revisione completa nelle regioni e nei comuni italiani.

Di recente, un piccolo comune italiano, Calliano, ha attirato l’attenzione per la sua spesa media per residente nel gioco d’azzardo pari a €12.749 nel 2023, per un totale di oltre €19 milioni. Questo fenomeno, parte di uno studio sulle tendenze del gioco d’azzardo nei piccoli comuni, evidenzia le sfide normative sottostanti e il potenziale impatto regionale. L’indagine dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sottolinea la necessità di una regolamentazione locale per affrontare gli effetti del gioco d’azzardo sulle comunità più piccole.

La prossima fase del Decreto di Riordino affronterà il gioco d’azzardo fisico per gestire queste variabilità regionali, sottolineando l’importanza di misure di gioco responsabile che considerino la salute e il benessere delle comunità nelle diverse località italiane.

Prossimi Passi per il Sistema di Licenze del Gioco d’Azzardo Online in Italia

Con il periodo di standstill esteso, il Tesoro italiano sta preparando una risposta formale alle obiezioni di Malta. Al termine del periodo di standstill, l’ADM implementerà il nuovo sistema di licenze, salvo ulteriori modifiche. Sotto la guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), verranno anche introdotte nuove misure di gioco responsabile, che richiederanno agli operatori di offrire agli utenti limiti di spesa e di tempo, oltre a notifiche per avvisare i giocatori quando tali limiti vengono raggiunti.

Il nuovo sistema di licenze, se implementato come proposto, dovrebbe rimodellare l’industria del gioco d’azzardo in Italia introducendo misure più restrittive e costi di licenza significativamente più elevati. Gli analisti del settore prevedono che questi cambiamenti scoraggeranno gli operatori più piccoli dall’entrare nel mercato, concentrando la competizione tra le aziende più grandi in grado di soddisfare i crescenti obblighi di conformità e finanziari.

Mentre l’Italia avanza con il nuovo sistema di licenze, l’influenza di Malta evidenzia l’importanza di armonizzare le normative sul gioco d’azzardo a livello UE. La risposta della CE alle preoccupazioni di Malta potrebbe stabilire un precedente, sottolineando la necessità di regolamenti semplificati che riconoscano le licenze esistenti tra gli Stati Membri dell’UE, supportando infine un mercato del gioco d’azzardo europeo più integrato e competitivo.

Fonti:

Malta opinion sees Italy delay yet guarantee regime change for online gambling, sbcnews.co.uk, 29 ottobre 2024.

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