
Anche se l’accordo è limitato al mercato regolamentato italiano, Stanleybet ha affermato che mira ad espandere la propria offerta online nei nuovi mercati regolamentati nell’imminente futuro, supportato dai contenuti del portafoglio del provider maltese.
Betsoft Gaming è noto come leader nella fornitura di Slot 3D con sede centrale a Malta. Il provider detiene concessioni da parte della Malta Gaming Autorithy, così come dagli entri regolatori di Romania, Curacao e Italia.
Anche se Betsoft Gaming è un fornitore relativamente giovane è considerato una delle principali software house in Italia. Recentemente, ha notevolmente ampliato la sua portata nel nostro paese e lo scorso anno ha siglato accordi con alcuni dei principali operatori di gioco d’azzardo. Poker&Bet è stato il primo concessionario italiano a lanciare i titoli certificati da ADM di Betsoft. Successivamente il provider ha stretto altre partnership strategiche con Eurobet, Sisal, HBG Gaming, BetFlag e Pixelo. Nel mese di gennaio del 2018 Betsoft ha annunciato di aver firmato un altro accordo importante con Betaland, offrendo oltre 40 giochi ai clienti dell’operatore.
Il portfolio di Betsoft Gaming comprende più di 190 titoli e sotto la sigla Slots3 il provider offre giochi cinematografici 3D. Nel 2012 il provider ha avviato la sua offerta di giochi mobile ToGo. Ultimamente, Betsoft sta sviluppando l’ambiente Shift che supporta lo sviluppo cross-platform, riducendo le dimensioni dei file e ottimizzando l’integrazione, aumentando la performance.
Stanleybet e la sua presenza in Italia

Il bookmaker ha dovuto passare vari traguardi per affermarsi come uno dei leader nel settore dei giochi italiani. Nel 1998 ha richiesto un’autorizzazione da MEF per partecipare in un bando di gara con le sue 100 agenzie scommesse in una fase di test assegnata a SNAI come monopolio. Il ministero ha risposto che poteva partecipare al bando solo dopo il completamento di questa fase.
Nel 1999 è stato vietato alle società quotate a partecipare al bando di gara per 1.000 concessioni di gioco, escludendo così il bookmaker dalla procedura. Di conseguenza Stanleybet ha fatto un ricorso presso la Commissione Europea e già nel 2007 l’organo supremo ha ritenuto l’esclusione in violazione della direttiva del’UE.
Nel 2006 è stato avviato un bando di gara per nuove concessioni di nove anni, tuttavia le clausole sulle distanze tra i punti di vendita, secondo Stanleybet, hanno favorito i 1.000 concessionari del 1999. Nel 2012 la Corte di Giustizia ha deliberato che di nuovo era stata violata la direttiva dell’UE. Ci sono stati diversi incontri tra il bookmaker e l’ente di regolamentazione del gioco d’azzardo italiano in cui è stata discussa la questione.
Attualmente Stanleybet è titolare di una regolare concessione da parte di fornitura di servizi di gioco online da ADM ed è determinato a risolvere il problema con le sue attività retail. Intanto, all’inizio del mese in corso, l’operatore ha siglato un accordo di fornitura di contenuti con un altro provider autorizzato in Italia: Habanero. Quest’ultimo offre 33 giochi certificati ADM ed è presente nel mercato italiano dall’inizio dell’anno quando ha stretto una partnership con SKS365.
