Il presidente di SAPAR Raffaele Curcio chiede un tavolo di confronto con la nuova classe politica italiana

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Il presidente dell’Associazione Nazionale SAPAR Raffaele Curcio si è rivolto al novo governo invitandolo a impegnarsi ad aprire un tavolo di confronto con i gestori di apparecchi da gioco per trovare un’intesa equilibrata che sia in grado di tutelare i giocatori e le aziende, è quanto emerso sul sito dell’organizzazione ieri.

Curcio, che un mese fa è stato rieletto come presidente dell’Associazione nazionale che raduna oltre 1.700 società legate all’industria del gioco d’azzardo, ha ricordato che ‘i gestori hanno una propria dignità che va salvaguardata‘, pertanto il governo dovrebbe tutelare le imprese a prescindere dal settore in cui operano. Alla fine, Curcio ha detto che spera che nel breve si apra un dialogo concreto e costruttivo tra gli operatori e la nuova classe politica.

Negli ultimi mesi il presidente di SAPAR si è dimostrato avverso alla bozza di contratto del nuovo governo che prevede un giro di vite sul settore del gioco d’azzardo. In una dichiarazione Curcio ha accusato i due pariti M5S e Lega che stanno sostenendo gli interessi di parte, con la scusa di salvaguardare il giocatore patologico. Secondo il presidente dell’organizzazione, il programma del governo nei confronti del gioco d’azzardo agevola le grandi lobby ed è lontano dalla protezione della salute dei consumatori.

Curcio ha allarmato che le nuove disposizioni del programma del governo comporteranno a un grande danno erariale, all’aumento del numero dei giocatori problematici e alla chiusura di molte imprese, di qui alla perdita di numerosi posti di lavoro. Ecco perché, secondo il presidente, il settore necessita un tavolo di confronto equilibrato.

Il divieto totale delle pubblicità di gioco d’azzardo

Lo scorso mese il capo del Movimento 5 Stelle, Luidi Di Maio, ha dichiarato che il governo lavorerà per il blocco della proliferazione del gioco d’azzardo e tutto finora indica che si sia effettivamente impegnato a realizzarlo.

In una recente intervista a RTL 102.5, il ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali ha detto che il decreto Dignità che aveva presentato il giorno precedente, prevede il divieto totale delle pubblicità di gioco d’azzardo.

Nell’intervista ha detto che stavano per introdurre diverse limitazioni sul gioco d’azzardo e che la pubblicità di vari servizi di gioco nei diversi media sarà il primo tale provvedimento. Secondo il ministro Di Maio, bisogna limitare il gioco d’azzardo online, in quanto è diventato sempre più popolare negli ultimi anni. Inoltre, saranno anche adottate misure per limitare i servizi di gioco d’azzardo nella rete fisica.

La Dignità non è il primo documento legale a indicare l’imminente giro di vite sul settore del gioco d’azzardo. Il mese scorso, la coalizione M5S-Lega ha pubblicato il suo programma che conteneva disposizioni per una forte riduzione del numero di macchine da gioco attive, nonché un divieto totale delle pubblicità e le sponsorizzazioni di giochi d’azzardo.

Di Maio ha detto che il loro scopo non sarebbe stato quello di eliminare del tutto il gioco d’azzardo in quanto ciò avrebbe avuto conseguenze molto più gravi. Il ministro ha sottolineato che un divieto totale di servizi di gioco non avrebbe fatto altro che aumentare la loro fornitura illegale.

Il decreto Dignità dovrebbe approdare il Consiglio dei ministri entro la fine della settimana in corso. Intanto, ieri è stato reso noto che la norma prenderà come riferimento il Ddl Baroni-Silvestri per quanto riguarda il divieto delle pubblicità di gioco. Nello specifico, sarà vietata qualsiasi forma (diretta o indiretta) di propaganda pubblicitaria, di sponsorizzazione, di comunicazione commerciale o di promozione di brand o prodotti di giochi d’azzardo offerti in reti fisiche e online. La proposta è stata presentata da Francesco Silvestri e Massimo Enrico Baroni ed è intitolata ‘Divieto della propaganda pubblicitaria dei giochi con vincite in denaro’.

Sono previste anche le sanzioni amministrative da 50.000€ a 500.000€ in caso di violazione della norma.I proventi derivanti dall’applicazione delle suddette sanzioni saranno destinati alla prevenzione e alla cura delle patologie legate alla dipendenza di gioco.

A un tavolo di confronto con i sindacati dei distributori di carburante, Di Maio ha affermato che vorrebbero fare una ‘ricognizione di ciò che non serve’ e che rappresenta un problema e abolirlo. A questo si aggiungogno altri punti del Decreto Dignità. Alla fine il Ministro ha detto che i dettagli delle norme saranno rese pubbliche nei prossimi giorni, apprendiamo da AGIMEG.

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