Il settore del gioco d’azzardo genera il 10% del PIL nazionale di Malta

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Malta Gaming Authority, ovvero l’ente di regolamentazione del paese dell’Europa meridionale, ha pubblicato una relazione intitolata ‘Malta: la capitale mondiale di iGaming‘ in cui ha fornito interessanti informazioni circa l’industria del gioco sull’isola. Il rapporto è stato elaborato dall’editore specializzato CountryProfiler e mette in evidenza il fatto che il settore del gioco d’azzardo ha rappresentato il 10% del PIL nazionale nel 2017.

Negli ultimi 10 anni da una destinazione turistica preferita, Malta è diventata nota come una Mecca del gioco d’azzardo grazie alla sua fama mondiale e regime di regolamentazione tassazione favorevole al business.

La Malta Gaming Authority regola in pratica uno dei principali contributori economici del paese insulare, ovvero il settore del gioco online e fisico. Nel 2017 la MGA ha emmeso 558 concessioni di gioco a distanza, in aumento del 13% su base annua e ci sono 275 società attive nel mercato regolamentato maltese, tra cui casinò e sale da gioco, giochi a distanza, lotterie nazionali e sale da bingo.

Secondo i dati delle previsioni economiche europee dell’autunno 2017, il PIL di Malta è aumentato del 5,6%, mentre l’inflazione si è attestata all’1,3%. Il tasso di disoccupazione è stato pari al 4,2%, mentre il saldo delle amministrazioni pubbliche è arrivato allo 0,9%. Il rapporto Debito/PIL è arrivato al 54,9%.

In questo panorama economico, spicca il fatto che il settore del gioco d’azzardo ha avuto un contributo positivo al PIL pari al 10% e un valore al VAL del 12%. In aggiunta, nel 2017 l’industria del gaming a portato all’erario circa 60 milioni di euro di imposte. Dai dati riportati risulta che il gioco d’azzardo sia datore di lavoro di 6.400 dipendenti.

Nella relazione della MGA sono stati inoltre forniti dati circa il profilo del giocatore: è stato evidenziato che la maggior parte degli scommettitori appartengono ai gruppi demografici in base all’età tra 25 e 34 anni (39,5%) e tra 35 e 54 anni (31,4%). Il 78% dei giocatori sono uomini e solo il 22% sono donne. È importante precisare che i suddetti anni sono relativi al periodo dei primi sei mesi del 2017.

Il commento dell’ex presidente della MGA Joseph Cuschieri

Secondo Joseph Cuschieri, che nel mese di aprile 2018 ha assunto la carica di CEO dell’Autorità per i servizi finanziari di Malta, lasciando la MGA, il 2017 è stato un anno da ricordare per il settore dell’iGaming maltese e ha superato le loro aspettative.

I dati relativi ai primi sei mesi del 2017 mostrano che l’industria ha contribuito quasi al 12% del valore totale aggiunto all’economia maltese, e si prevede che questa tendenza rifletterà la performance del settore per l’intero anno. Secondo l’ex presidente, ciò significa che l’industria del gioco ha consolidato la sua posizione come terzo settore produttivo dell’economia maltese.

Cuschieri ha ricordato che l’industria iGaming genera direttamente più di 6.400 posti di lavoro, una cifra che sale a più di 9.000 se si prende in considerazione l’effetto indiretto. Inoltre, a fine giugno 2017 più di 280 società detenevano licenze a Malta e questa cifra è cresciuta del 6% rispetto al mese di dicembre del 2016. Secondo il dirigente, c’è un enorme interesse per il settore che continuerà nel 2018.

Va notato che l’anno in corso sarà un anno di cambiamenti sia per l’Autorità che per l’industria a Malta, dato che la nuova legge sul gioco entrerà finalmente in vigore dopo aver passato il processo parlamentare.A proposito della nuova normativa, Cuschieri ha detto che la legge dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2018. Il tempo di elaborazione della normativa è stato un po’ più lungo, tuttavia è stato necessario perché la legge sia solida, innovativa e adatta alle future tendenze di sviluppo tecnologico. Inoltre volevano garantire che ci siano le competenze e le risorse necessarie per implementare e trasformare gli operatori concessionari a seconda della nuova norma, concentrandosi sui rischi e gli esiti invece di ricorrere a un approccio prescrittivo.

La nuova norma propone una struttura delle concessioni a due livelli: business-to-business (B2B) e business-to-consumer (B2C). Il regime supervisionerà sia le attività di gioco fisiche che quelle online. Un altro importante cambiamento sarà il passaggio dagli strumenti e dai controlli prescrittivi a quelli basati sul rischio. A questo proposito saranno ampliati i poteri dell’MGA necessari per regolamentare le attività di gioco.

La nuova norma punta ad evitare la duplicazione dei requisiti normativi e amministrativi che sono già stati soddisfatti, che accelererà il tempo necessario per l’introduzione di nuovi prodotti sul mercato. Il nuovo regime sarà neutrale dal punto di vista tecnologico, il che significa che un gioco può essere fornito attraverso diversi canali, inclusi desktop, dispositivi mobili e tablet.

Cuschieri ha detto anche che stanno valutando l’estensione del periodo delle concessioni da cinque a dieci anni e l’introduzione di una nuova struttura delle tasse e delle spese amministrative. I concessionari B2B saranno esentati dalla tassa sui giochi che renderà Malta più competitiva come centro per le attività di gioco B2B.

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