
Si tratta di un caso che risale al marzo scorso quando ADM ha avviato la procedura di decadenza delle concessione di Global Starnet, basandosi su una normativa secondo cui i soci dell’azienda non possono essere imputati o condannati per determinati reati non sono autorizzati a partecipare in bandi di gara o fare richieste per il rinnovo delle concessioni.
La delibera di ADM è arrivata diversi mesi dopo che la polizia olandese ha arrestato Francesco Corallo, socio di Global Starnet, accusato di aver promosso un’organizzazione criminale specializzata che si è occupata del sistematico riciclaggio di denaro grazie a una rete di società off-shore.
I legali di Global Starnet hanno fatto vari ricorsi presso le istituzioni competenti e il giugno scorso il Tar Lazio ha confermato la decadenza della sua concessione. Di seguito, i giuristi hanno fatto un ricorso al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del tribunale. Il 21 settembre l’organo statale ha chiesto al Tar di fissare un’udienza e trattare la causa al più presto possibile.
Poco dopo, il 29 settembre 2017, ADM ha comunicato che avrebbe aspettato la sentenza del Tar prima di procedere con la decadenza. La licenza di Global Starnet è scaduta fine settembre e per i suddetti motivi non è stato possibile rinnovarla. Con la stessa nota, l’autorità ha consentito all’azienda di esercitare le proprie attività anche a decorrere dal 1° ottobre 2017 con diverse restrizioni.
Nello specifico, alla società è stato vietato di presentare nuove domande per ottenere la certificazione delle sue sale VLT, così come istanze di verifica della conformità per sistemi di gioco e le VLT e richieste per la certificazione degli apparecchi AWP.
Il caso di Global Starnet si avvicina alla sua conclusione positiva

Ora con la sospensione delle restrizioni disposte dall’ADM lo scorso settembre, l’azienda potrà riprendere le sue attività e esercitare la facoltà di presentare le istanze sopraelencate nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Va inoltre notato che, all’inizio di febbraio, il Tribunale di Milano ha in pratica scagionato Francesco Corallo dopo aver dichiarato nulli gli atti del procedimento penale a suo carico dalla notifica di avviso di conclusione delle inchieste prelininari in poi.
L’organo ha trovato un vizio di forma originaria, per cui giuridicamente il ‘re delle slot’ non ha mai assunto lo status di imputato in relazione alla presunta accusa di associazione criminale. Ciò si riflette inevitabilmente sul provvedimento della decadenza di Global Starnet e rende inesistente la condizione applicativa della legge, ai sensi della quale è stata ordinata.
