Negli ultimi giorni sono emerse diverse notizie relative al Casinò Campione d’Italia. In primo luogo, la procura ha chiesto il fallimento della casa da gioco e il sindaco Salmoiraghi ha annunciato un taglio dei stipendi di tutti i dipendenti comunali del 20% a partire dal 1° febbraio. Intanto è stata diffusa la notizia che a Campione D’Italia sarà aperto un secondo casinò dedicato esclusivamente ai giocatori cinesi. La nuova sala da gioco ‘Dragon Casinò’ sarà gestita dal colosso di gioco d’azzardo austriaco NOVOMATIC.
La succursale del Casinò Campione d’Italia dovrebbe aprire le porte il 1° gennaio 2019 e punta solo sui giocatori asiatici. Uno dei motivi per cui è sorta tale proposta è che nel corso degli anni, la presenza di clienti cinesi presso la casa da gioco campionese è aumentata notevolmente. Ogni giorno vengono organizzati i bus che partono da Milano e portano i giocatori asiatici oltre confine.
Come menzionato sopra, la società produttrice di slot machine NOVOMATIC gestirà il nuovo casinò. Il Gruppo austriaco finanzierà il progetto con un investimento iniziale di 6 milioni di franchi e avrà diritto al 60% dei profitti, si legge in una pubblicazione di Assopoker.
Quello che renderà la struttura specifica è che la stessa sarà riservata solo per giocatori asiatici e avrà tavoli, ristoranti e bar dedicati. In aggiunta, la casa da gioco assumerà 74 nuovi dipendenti che parlano il mandarino. Roberto Salmoiraghi ha chiarito che i gamblers cinesi ‘non amano mescolarsi con gli altri clienti’. Secondo il sindaco si tratta di una clientela molto particolare e che i giocatori asiatici possono sembrare troppo rumorosi rispetto ai giocatori tradizionali, in quanto ciò fa parte della loro cultura.
Nel 2016 la clientela cinese ha contribuito al casinò 60.000 ingressi e il piano è quello di raddoppiare questa cifra. Presso ‘Dragon’ i giocatori asiatici potranno divertirsi ai tavoli di baccarat e blackjack, così come al gioco preferito nei casinò di Macao Sic Bo. Inoltre, la struttura sarà dotata di circa 50 slot machines.
La richiesta per il fallimento del casinò e il taglio degli stipendi
Solo pochi giorni fa è stato annunciato che la Procura di Como aveva chiesto il fallimento della casa da gioco campionese per insolvenza. Gli amministratori del casinò sono stati notificati del provvedimento nel fine settimana. Il 12 marzo si terrà la prima udienza al tribunale a tal proposito.
Da diversi mesi la procura sta indagando sui conti della società che gestisce il casinò con l’ipotesi di un peculato. Intanto, l’azienda che gestisce la casa da gioco ed è partecipata al 100% dal Comune dovrebbe garantire all’amministrazione pubblica 700.000€ ogni 10 giorni. Tale contributo non è stato versato da mesi e il credito del Comune già ammonta a 30 milioni di franchi (33 milioni secodno altri fonti). Per di più, il casinò ha ulteriori debiti di 39 milioni di franchi nei confronti delle banche.
Il sindaco Salmoiraghi ha convocato un incontro pubblico d’urgenza dal Municipio e ha spiegato che il Comune ha solo due mesi per scongiurare il fallimento del casinò. Secondo il primo cittadino, un provvedimento è un’eventualità che ‘avrebbe conseguenze terribili per il territorio‘. In effetti, 500 dipendenti del casinò e 100 dipendenti comunali rischiano i propri posti di lavoro.
In aggiunta, il sindaco ha annunciato che per affrontare la grave situazione, sono previsti tagli agli stipendi dei dipendenti comunali del 20% a partire dal 1° febbraio. Inoltre, Salmoiraghi ha minacciato le dimissioni se il piano di tagli non va in porto e ha promesso licenziamenti. Un provvedimento simile potrebbe essere applicato anche per quanto riguarda i dipendenti del casinò.