I legali di Global Starnet presentano le ragioni per la richiesta dell’annullamento della nota di ADM al Consiglio di Stato

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Ieri, 23 novembre si è tenuta una nuova udienza presso il Consiglio di Stato in cui i legali di Global Starnet hanno spiegato i motivi della loro richiesta di annullamento del provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del mese di settembre, con cui è stato congelato il deposito cautelare della società e che le impedisce a richiedere autorizzazioni per installare macchine da gioco o aprire nuove sale da gioco.

Gli avvocati di Global Starnet hanno sottolineato che questa misura contraddice la sua stessa premessa in quanto, invece di preservare l’azienda fino all’udienza di merito, la distrugge, comunica GiocoNews. Inoltre, la trattenuta considerata illegale e pari allo 0,5% già maturato impedisce all’impresa di pagare le imposte.

La richiesta della sospensiva avanzata contro la nota di ADM è stata mandata in decisione e l’ordinanza del Consiglio di Stato si attende in qualsiasi momento.

La delibera dell’ADM e le sue conseguenze

Ancora a marzo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha avviato una procedura di decadenza della concessione di Global Starnet, dopo che nel dicembre del 2016, il socio della società Francesco Coralo era stato arrestato a seguito dell’operazione iniziata dalla Procura di Roma Rouge et Noir. Secondo le accuse attraverso le società offshore l’azienda ha sottratto al fisco oltre 200 milioni di euro, invece di versare il preu sulle vincite dalle macchine da gioco.

I legali della società hanno fatto ricorso presso diverse istituzioni e mentre si aspetta una decisione definitiva a proposito della concessione, il 29 settembre ADM ha rilasciato una nota, con cui ha revocato la concessione, fino alla pronuncia del Tar Lazio. Tuttavia, con la stessa ordinanza, l’autorità ha deliberato a decorrere dal 1° ottobre non avrebbe accettato ricorsi per il rilascio di nulla osta per le AWP e che alla società non sarà consentito aprire nuove sale da gioco.

La disposizione, secondo i legali di Global Starnet, causa danni alla società in quanto ha congelato le somme dovute come deposito cautelare ottenute nel corso del 2016, stimate a 13 milioni di euro. Inoltre, la delibera impedisce l’apertura di 132 sale da gioco già pronte.

A questo proposito, il Consiglio di Stato ha sollecitato Tar Lazio a fissare un’udienza pubblica al più presto per risolvere la questione. Tale udienza è prevista per il 24 gennaio 2018.

Union Group nominato advisor per la cessione di Global Starnet?

Secondo quanto apprendiamo da AGIMEG, nei prossimi giorni dovrebbe essere firmato il mandato di Global Starnet a Union Gaming per gestire la cessione delle attività sotto sequestro della società. Si tratta di una banca di investimento e società di consulenza focalizzata esclusivamente sull’industria del gioco globale.

Intanto, negli scorsi mesi, è stata diffusa la voce che il fondo israeliano con sede a Malta Vertical Group è interessato ad acquisire Global Starnet. In effetti, nel mese di luglio le due società avevano siglato un accordo preliminare per la negoziazione esclusiva per 6 mesi.

La Corte dei Conti aveva dato la luce verde all’eventuale acquisizione perché la vendita sarebbe stata una garanzia per recuperare i 335 milioni di euro dovuti dopo la sentenza nel processo dei maxi penali slot. La Porcura di Roma, invece si è pronunciata contro l’operazione ed è rimasta scettica sugli impegni e sull’offerta economica.

L’affidamento alla società di consulenza internazionale Union Gaming, rende l’eventuale acquisizione da parte di Vertical Group difficile e secondo quanto stimato dall’agenzia giornalistica, il fondo avrebbe fatto retromarcia per l’operazione, comunicando di non avere più interesse.

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