Gamenet vende il 46% del suo capitale sociale alla Borsa Italiana

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Il 14 settembre 2017 è stato annunciato che l’operatore di gioco d’azzardo Gamenet si stava preparando a giocare in Borsa Italiana, dopo che ha presentato una domanda di ammissione al Mercato Telematico Azionario (Listino principale), puntando al segmento Star. Inoltre l’azienda ha ha depositato presso la Consob una domanda per l’approvazione della nota informativa relativa agli strumenti finanziari e alla nota di sintesi che hanno costituito il prospettivo informativo per l’IPO.

Facendo seguito alla comunicazione della presentazione, Gamenet ha comunicato che prevede di collocare il 46% del suo capitale, compreso l’eventuale esercizio dell’opzione Greenshoe del 6% del capitale sociale, coperto da azioni di Gamenet Group che sono poste in vendita da TCP Lux Eurinvest S.à r.l, la società che detiene circa il 79% del capitale sociale, così come da Intralot Italian Investments BV, che detiene il 20%.

TCP e Intralot avranno il diritto di aumentare il quantitativo delle azioni fino ad un massimo del 65% del capitale sociale. Inoltre, si prevede che il Gamenet Group e gli azionisti venditori avranno a loro disposizione un lock-up per un periodo di 180 giorni dalla data di inizio delle negoziazioni,conformemente alle prassi di mercato per transazioni di questo tipo.

Il suddetto Collocamento sarà riservato esclusivamente agli investitori italiani e alle istituzioni straniere, si sensi di una normativa statunitense del 1933. Inoltre, sarà avviato in conformità con le condizioni di mercato con l’emissione del giudizio di ammissione a quotazione dalla Borsa Italiana sul MTA, segmento Star, nonché con l’autorizzazione alla pubblicazione della documentazione di registrazione da Consob.

Banca IMI, Credit Suisse Securities e UniCredit Corporate & Investment Banking saranno in qualità di joint bookrunner e joint global coordinator nell’ambito della quotazione. Inoltre, quest’ultimo agirà da sponsor e la Banca Akros sarà co-lead manager.

Gamenet nel mercato italiano

Nel mese di marazo 2016, Intralot ha siglato un Memorandum d’intesa per la fusione delle sue attività italiane con Gamenet. L’operazione è stata approvata da parte degli organi di gestione delle due società e anche dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato a luglio.

Al momento della transazione TCP Lux Eurinvest S.àr.l ,fondata nel 2010, è stata una società gestita dal Fondo di Investimento Trilantic Capital Partners IV così come da altri fondi. L’azienda possedeva l’88,49% del capitale sociale di Gamenet – la società italiana creata nel 2006 ed operante nel settore delle scommesse sportive e del gioco d’azzardo in Italia.

Intralot Holding & Services S.p.A. faceva parte della società olandese Intralot Global Holdings B.V. E ed è stata sub-holding di Intralot Italia S.p.A, partecipando con il 98% al capitale socitale di Intralot Gaming Machines S.p.A e con il 2% al Intralot Global Holdings B.V.

La fusione doveva avvenire in diverse tappe e la nuova società, frutto della loro unione, doveva essere denominata Newco. A TCP dovevano essere conferiti l’88,49% di Gamenet, il 100% del’IGH e la quota del 2% nell’IGM, così come le partecipazioni in IGH. TCP avrebbe posseduto il 79,1% del capitale sociale di Newco, IGH avrebbe detenuto il 20% e un socio di Gamenet avrebbe posseduto il gestito 0,9%.

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