
La camera è stata originariamente fissata per l’8 novembre, tuttavia è stata anticipata a mercoledì dopo che la scorsa settimana Tar Lazio ha respinto la richiesta di decreto presidenziale inaudita altera parte da parte dei legali di Global Starnet.
Il caso della decadenza della concessione della società, risale allo scorso dicembre quando a seguito dell’operazione Rouge e Noir, il suo socio Francesco Corallo è stato arrestato a Saint Maarten con l’accusa di aver gestito un’organizzazione criminale specializzata nel riciclaggio. Invece di versare PREU sui redditi da gioco, alla Global Starnet è stato contestato di aver trasferito oltre 200 milioni di euro a società offshore.
A marzo ADM ha avviato una procedura di decadenza della concessione della società. I legali di Global Starnet a sua volta hanno fatto ricorso a diverse istituzioni, tra cui Tar Lazio e Consiglio di Stato. Quest’ultimo ha sollecitato il tribunale a fissare un’udienza per trattare la questione.
Le conseguenze dalla decisione di ADM sull’attività di Global Starnet

Il Tar Lazio ha respinto il ricorso inaudita altera parte presentato dai legali di Global Starnet e ha rinviato il caso alla camera del consiglio, che si è tenta ieri.
Secondo la società, le disposizioni di ADM causano danno all’attività, con un ulteriore aggravamento, dovuto al blocco del deposito cauzionale pari a 13 milioni di euro. Secondo i legali, poiché la decadenza è ancora pendete, è legittimo impedire alla crescita dell’azienda, tuttavia occorre prendere una misura ‘a zero impatto’.
E l’impatto negativo sulle attività in questo caso è inevitabile. La mancata possibilità di fare istanze per il rilascio di nulla osta per le AWP potrebbe impedire alla sostituzione delle slot dannegiate o non funzionanti. A seguito della nota di ADM, sono anche in sospeso 132 nuove aperture di sale VLT.
Secondo quanto apprendiamo da Agipronews, il Collegio ha proposto di fissare per il 21 febbraio la discussione sulla decadenza, però i rappresentanti di Global Starnet hanno rifiutato la fissazione e hanno insistito sull’accettazione della sospensiva. Nelle ultime ore, è stato reso noto da AGIMEG, che Tar Lazio ha fissato l’udienza per il 24 gennaio, ma senza accettare la sospensiva.
