Il processo dei cinque croupier del Casinò di Sanremo e il controllore comunale, che nel gennaio 2011 sono stati arrestati per aver partecipato in un furto avvenuto sulle roulette della casa da gioco, riparte con un nuovo giudice, riporta riviera24.
Ieri presso il tribunale di Imperia doveva tenersi la prima udienza preliminare, tuttavia, il giudice Laura Russo, che aveva firmato lei l’ordinanza di custodia cautelare, ha dichiarato la sua incompatibilità. Così, gli atti del processo sono stati passati al giudice Alessia Ceccardi e l’udienza è stata rinviata al 19 febbraio 2018.
Nel mese di aprile 2013 nel primo processo istruito a Sanremo, i croupier e il controllore sono stati condannati al carcere. Gli atti sono stati rispediti dalla Corte d’Appello al Tribunale di Imperia, in quanto tra la fine delle indagini e l’inizio del processo non è stato avvisata proprio la chiusura dell’indagine per i coinvolti, mentre su richiesta del pm, il gip aveva disposto il giudizio diretto. Così il sospetto poteva chiedere di essere interrogato di nuovo o chiedere un rito abbreviato o usufruire di un patteggiamento.
L’arresto dei dipendenti e il meccanismo del furto
I sei dipendenti del Casinò di Sanremo – il controllare Giuseppe Ricca, insieme ai capi tavolo e croupier Luigi D’Armi, Emiliano Cappello, Andrea Baracchini, Stefano Covatta e Giuseppe Caruso – sono stati arrestati della Polizia Postale il 26 e 27 gennaio 2012 nell’ambito di un’indagine condotta dal Procuratore Roberto Cavallone.
L’indagine è partita dopo la segnalazione della Presidenza del Casinò che era stata avvisata per le irregolarità dall’ufficio interno. Le telecamere del Casinò hanno registrato 7 episodi in cui sono avvenuti i furti. Tuttavia, si ritiene che probabilmente ci siano altri tali reati precedenti.
Alle volte, le sottrazioni si verificavano in un lasso temporale molto breve. Come quando il 7 dicembre e il 15 dicembre 2011 sono stati sottratti 2.000€ in fiches da 500€ solo in poche ore di distanza.
Quando si gioca alla roulette, vengono utilizzati diversi fiches colorati per ogni singolo giocatore. Il croupier deve dividere le fiches e indirizzarli al titolare. Per facilitare i croupier nella separazione dei chip, si utilizzano i cosiddetti Ficheur, che lo fanno meccanicamente. Le riprese delle telecamere hanno mostrato un croupier che recapita fiches da 500€ al controllore che le consegna a un cliente.
Inoltre, il controllore comunale e uno dei capi tavolo erano già stati citati in precedenti indagini, dopo che in un’ intercettazione telefonica, il controllore aveva chiesto alla sua compagna se il cliente era venuto a pagare il valore dei chips consegnati a lui.
*foto tratta da riviera24
Precedenti furti presso il Casinò di Sanremo
Secondo quanto riportato da SanremoNews anni fa, il primo più grande furto presso la casa da gioco risale al 26 gennaio 1981 quando vennero arrestati 100 persone – 50 croupier e altrettanti clienti. Tutti furono accusati di aver fatto figurare false vincite. Molti degli arrestati furono condannati e altri, come alcuni croupier, ottennero rimborsi a causa di errori procedurali del licenziamento.
Dieci anni più tardi, il 13 maggio 1993, furono arrestate altre 30 persone, di cui 22 dipendenti, 5 controllori, 2 ispettori amministrativi e 1 cassiere. Due settimane dopo 2 degli arrestati furono liberati, in quanto erano riconosciuti estranei al reato. Tutti i croupier tranne uno furono condannati e gli altri furono assolti.
Nel 2009 avvenne un furto di minori proporzioni, che coinvolse due dipendenti e un cliente, accusati di furto di fiches.
A febbraio 2017, un crouper è stato accusato di aver rubato 200€, mentre si trovava al tavolo. Il dipendente ha fatto finta di soffiarsi il naso e ha fatto scivolare in tasca i chips. Uno dei giocatori lo ha notato e ha avvisato gli ispettori di sala. Successivamente sono state trovate conferme e il croupier è stato sospeso.
Inoltre, un usciere si è impossessato della medaglia del Presidente della Repubblica, che veniva esposta nei corridoi del casinò. Il valore della medaglia era piuttosto simbolico, in quanto era fatta da metalli non preziosi. Anche questo dipendente è stato sospeso.