Lanciano un referendum contro la nuova legge sul gioco d’azzardo in Svizzera

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Venerdì scorso è stato un giorno importante per il settore del gioco d’azzardo nella Svizzera che per la prima volta sta per inserire tutte le sue norme in un’unica legge. L’assemblea federale ha approvato in data 29 settembre la legge sui giochi in denaro che, tra le altre cose, consente l’offerta di giochi da casinò online, ma prevede il blocco dei siti web stranieri. Un gruppo di partiti si è opposto all’introduzione delle previste misure, lanciando un referendum che darà agli elettori svizzeri la possibilità di pronunciarsi sulla questione.

Recentemente, sono stati votati diversi aspetti della proposta di legge sul gioco d’azzardo e nel mese di settembre il Consiglio Nazionale ha deliberato di non esonerare completamente le vincite da scommesse sportive e lotterie. Alla sessione del 26 settembre il Nazionale ha approvato l’esonero dalle imposte solo per guadagni inferiori a 1 milione di franchi. Ha ricevuto la luce verde anche la proposta di Karl Volger di tassare le vincite da giochi online di oltre 1 milioni di franchi.

Ai sensi delle attuali leggi, le vincite da scommesse sportive e dalle lotterie sono tassate, a differenza delle vincite dei casinò locali su terra. I legislatori svizzeri hanno accettato la disposizione di esonerare solo le scommesse sportive e le lotterie di 1 milione di franchi più, in modo che tutte le forme legali di gioco nel paese ricevano lo stesso trattamento in termini di impostazioni.

La proposta normativa sui giochi in denaro aveva bisogno di una votazione finale del Parlamento prima di essere adottata come legge e ciò è successo il 29 settembre.

Il blocco dei siti stranieri e il lancio del referendum

Nel mese di marzo il Consiglio Nazionale ha approvato il proposto blocco dei siti di gioco in denaro che non hanno ottenuto una concessione dalle autorità locali. Le discussioni a tal proposito erano sollevate ancora a gennaio quando i telecom svizzeri si sono opposti a una tale decisione. Secondo i fornitori di servizi online gli operatori avrebbero dovuto pagare costi aggiuntivi e sarebbero stati gli unici che avrebbero beneficiato di un tale blocco. Per di più, questo provvedimento si è dimostrato di essere inefficace in altri paesi.

Venerdì scorso, oltre ad aver approvato l’offerta di giochi da casinò online, il Paramento ha voluto il blocco degli accessi ai siti illegali all’estero per proteggere i giocatori e promuovere gli operatori locali.

In risposta, le sezioni giovanili di PLR, UDC, Verdi liberali e Verdi si sono opposti alla decisione e hanno lanciato un referendum contro la normativa. Secondo loro la censura Internet e l’isolamento digitale non rispecchiano alla giurisdizione aperta collegata nella rete a livello internazionale.

I partiti credono che la legge si presenti come ‘una grave interferenza nella libertà’ economica e delle informazioni e si aprono le porte per altri interventi nella libertà di Internet in generale. Secondo Giovani Verdi la nuova legge trascura le importanti richiesti di esperti in prevenzione.

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