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Oggi è Ferragosto e questo è il periodo più affollato presso la casa da gioco veneziana. Tuttavia, questi ultimi giorni saranno ricordati per la decisione dei sindacati di proclamare lo sciopero dei lavoratori alla sede Ca’ Vendramin. Dopo aver chiesto le ferie per il 14, 15 e il 16 agosto, i dipendenti hanno annunciato l’astensione dal lavoro per il 14 e il 15 del mese. I motivi per lo sciopero sono sempre gli stessi – il rinnovo del contratto di lavoro, la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio della società.

Lo sciopero ,sostenuto da Fiscascat-Cisl, Slc-Cgil, Ugl Terziario, Snalc Cisal, Rlc e Sgb Flaica Uniti Cub, si è tenuto dal 4 al 31 luglio. Durante questo periodo ogni giorno dalle ore 01:30 alle 06:00 hanno protestato i lavoratori che hanno un contatto con i clienti. Il resto dei dipendenti si astenevano dal lavoro nelle ultime due ore del loro turno. Alla protesta hanno aderito il 90% dei lavoratori del casinò.

A un’assemblea dei dipendenti alla fine del mese è stato deciso di continuare l’astensione dal lavoro anche dal 6 al 24 agosto. La proclamazione di scioperi da parte dei sindacati è stata poi anticipata per il 3 agosto, trasformandosi in uno sciopero di tutti i settori e reparti che si terrà dalle 01:30 del 14 agosto alle 06:00 del 16 agosto.

Come menzionato sopra, sarà chiusa la sede a Ca’ Vendramin, mentre quella a Ca’ Noghera rimarrà operativa. In aggiunta, per garantire l’apertura della sede, l’amministrazione ha deciso di promuovere ai clienti un ingresso gratuito più un ticket omaggio di 20€ per le slot.

Secondo quanto riportato dai media locali, i rappresentanti dei lavoratori credono che si delinei una minima crisi economica di fronte a un regolamento unilaterare che comporta ‘drastiche perdite di reddito‘ e lacune normative inaccettabili, mentre c’è una mancanza di gestione molto pericolosa. I sindacati hanno inoltre detto, che sono molto preoccupati per la stagnazione delle relazioni industriali, per la tenuta occupazionale e per la totale mancanza di rilancio del casinò.

Michele Zuin, assessore al Bilancio, ha commentato che questo comportamento è ‘l’ennesimo comportamento irresponsabile di disaffezione‘ per la società. Inoltre considerando i giorni che hanno scelto per lo sciopero sembra anche ‘strumentale’. Secondo l’assessore, questi non sono i presupposti necessari per riaprire un dialogo.

Un fatto interessante è che nonostante le proteste, nel mese di luglio, gli introiti del Casinò di Venezia hanno raggiunto 7,02 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. La crescita è stata osservata anche su base mensile – a giugno i ricavi del casinò sono stati pari a 6,66 milioni di euro. Le slot machine hanno generato la maggior parte delle entrate, ossia 4,29 milioni di euro, in crescita del 2,4% rispetto al mese di luglio del 2016. I dirigenti hanno attribuito il risultato positivo alle iniziative di marketing.

Durante il periodo di tensione tra dirigenza e dipendenti, la settimana scorsa è stato reso noto che la Corte di Cassazione si è pronunciato in data 8 agosto che i dipendenti della casa da gioco hanno il diritto di mance che si basano sul totale degli introiti della società. In altre parole è stato confermato il meccanismo che prevede un importo minimo di 2.790 lire (la questione risale al 1990) che spetta a ogni dipendente per ogni milione incassato dal casinò.

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