Il giornale britannico Sunday Times ha riferito che il fondo di investimento Parvus Asset Management, un affiliato del Children’s Investment Fund del miliardario Sir Chris Hohn, insiste sulla vendita della società di gioco d’azzardo e di scommesse sportive William Hill.
Va ricordato che nel mese di ottobre William Hill e la società canadese proprietaria della più famosa poker room PokerStars, Amaya, hanno annunciato di aver abbandonato un progetto di fusione di 5 miliardi di sterline. Allora, l’investitore che detiene il 14% delle azioni dell’operatore britannico, Parvus Asset Management Europe Ltd. si è opposto fortemente all’accordo, sostenendo che un’eventuale fusione non sarebbe stata di migliore interesse per la società e per gli azionisti.
Tuttavia, girano voci che il fondo di investimento sostenga la vendita della società ad altri potenziali offerenti. Per essere più precisi si tratta di un altro colosso di gioco d’azzardo e di scommesse sportive quotato a Londra – GVC Holdings.
L’anno scorso è stato pieno di tumulti per William Hill. A marzo, la società ha emesso un profit warning, sostenendo che diversi fattori avessero e avrebbero influenzato la sua performance finanziaria per l’intero esercizio. La primavera, l’operatore ha subito il peggiore di sempre Cheltenham Festival, che ha avuto un impatto negativo sui ricavi online e sul profitto dell’operatore. Alle preoccupazioni crescenti si è aggiunto il fatto che un certo numero di giocatori di alto valore avevano cambiato il loro comportamento e avevano cominciato a scommettere di meno.
Nel mese di luglio, l’operatore ha annunciato la dimissione dell’amministratore delegato della società James Henderson. Signor Henderson ha lavorato presso l’operatore di gioco per circa 30 anni, di cui gli ultimi due come suo CEO. Successivamente, William Hill non è riuscito a sostituirlo con Kenny Alexander, direttore generale di GVC Holdings. Durante queste trattative, ci sono state discussioni informali sull’eventuale fusione, come riferito da fonti interne. Si dice he l’idea sia stata respinta a causa della presenza fisica di William Hill, che gestisce più di 2.300 centri scommesse.
Nel mese di agosto, il consorzio di gioco composto da 888 Holdings e Rank Group ha presentato un’offerta formale per l’acquisizione di William Hill. Il valore della proposta è stato 339p per azione, ossia circa 2,95 miliardi di sterline. Questa offerta è stata respinta poiché è stata considerata bassa e mal concepita.
Successivamente, è stata fatta un’altra proposta per 325p per azione, o approssimativamente 3,1 miliardi di sterline. Anche questa offerta è stata respinta, con la spiegazione che sottovalutava sostanzialmente la società. Se fosse stata accettata, gli azionisti avrebbero ottenuto 199p in contanti e 0.86 azioni nell’entità risultato della fusione.
Tuttavia, secondo quanto riferito, Parvus rimane aperto per un accordo con GVC Holdings o altre società di gioco. Le azioni di William Hill hanno subito un crollo e attualmente sono del valore di 273p. Secondo alcuni fonti affidabili, alcuni dei dirigenti di 888 Holdings stanno ancora sostenendo la fusione.
William Hill è entrato nel mercato italiano nel 2011 attraverso la sua piattaforma online e ha gradualmente ampliato la sua offerta, affermandosi come uno dei principali operatori nel settore di gioco. Secondo dati non ufficiali, nel gennaio del 2017 l’operatore ha ottenuto una quota del 6% del mercato di casinò del nostro paese.