Su richiesta dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), ieri è stata rinviata l’intesa sulla riorganizzazione del gioco pubblico dello stato alla prossima Conferenza Unificata. Ai sensi della Legge di Stabilità 2016 la conferenza dovrebbe stabilire gli attributi dei punti di vendita di gioco e le normative sulla loro fornitura e concentrazione territoriale per garantire la tutela della salute e dell’ordine pubblico, nonché la prevenzione accesso ai minori.
Signora Viviana Beccalossi, l’Assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, ha detto che grazie al rinvio, il Governo avrebbe potuto ‘mettere più coraggio’ nella normativa. Secondo l’assessore per combattere il problema sociale serve la conoscenza e la prevenzione, nonché il rispetto della legge. Signora Beccalossi ha aggiunto che, il provvedimento del Governo non dovrebbe trascurare gli effetti dell’attuale normativa in termini delle distanze minime dai locali di gioco e degli orari di apertura delle sale da gioco che possono essere controllati tramite l’intervento dei sindacati.
Il coordinatore della Commissione affari finanziari per la Conferenza delle Regioni, Massimo Garavaglia ha dichiarato che ci sono stati progressi per quanto riguarda la riduzione delle macchine slot e la loro distribuzione omogenea all’interno dello stato. Secondo signor Garavaglia alcuni dei punti potrebbero essere migliorati, però ci sono le condizioni per finalizzare il processo.
Pierpaolo Baretta, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha detto che la settimana scorsa si è tenuto un incontro ed è stato espresso il consenso di una gran parte degli Enti locali sulla proposta di legge. Secondo il sottosegretario, dopo la fornitura di ulteriori informazioni sono emerse le regolazioni che hanno completato il precedente documento. Signor Baretta ha aggiunto che hanno sempre voluto lavorare sulla riforma a stretto contato con gli enti locali e che non avevano cambiato idea a tale proposito.
Conformemente alla legge di stabilità 2016 il Governo ha adottato alcuni provvedimenti per limitare l’offerta di gioco sul territorio del paese. A tal proposito, è stato deciso di ridurre il numero delle AWP in circolazione di almeno 30% e passare esclusivamente alle AWP da remoto. In aggiunta, Il numero massimo consentito di sale da gioco dovrebbe essere ridotto a 10.000 e quello dei corner per le scommesse a 5.000. Sono state adottate anche altre misure quale l’innalzamento del prelievo erariale unico e la riduzione degli spazi pubblicitari.
È stata proposta una serie di altri provvedimenti tra cui la riduzione dell’offerta di gioco e del numero dei punti di vendita per contrastare alla ludopatia. Tra le misure suggerite è l’eliminazione delle AWP installati negli esercizi pubblici nonché la soppressione dell’offerta di gioco negli esercizi generalisti secondari.
Al 31 luglio 2015 sul territorio dell’Italia sono stati installati 378.109 apparecchi AWP in 98.600 punti di vendita, di cui 69.000 bar e tabacchi e 70.600 sale da gioco. Secondo il provvedimento della riduzione delle AWP, il numero delle AWP dovrebbe essere ridotto a 264.674. A tal scopo 132.537 macchine da gioco dovrebbero essere tolte dal mercato, di cui 114.000 dai bar e tabacchi e 19.000 dai generalisti secondari. La loro distribuzione territoriale sarà determinata a seconda del numero, della composizione anagrafica e della densità della popolazione nelle regioni.
Un’altro argomento trattato è stata l’introduzione di una certificazione dei punti di gioco e il stabilimento di un sistema normativo sugli orari e sui controlli. Per le AWP è stata suggerita l’apertura minima di 10 ore e per le sale scommesse e bingo dalle 14 alle 16 ore.
Tra le altre misure per la prevenzione e il contrasto alla ludupatia è stata proposta l’introduzione di una normativa sulla pubblicità di gioco e di interventi tecnologici quale le funzionalità di autolimitazione nonché la riduzione degli importi minimi di gioco e la visualizzazione di messaggi mostrano la durata delle giocate. È stato proposto di limitare il valore delle puntate sulle VLT a 200€.